di Ciro Artale
L’idea di proporre, strutturare e organizzare il turismo bellico sui Nebrodi nasce dalla passione di Ciro Artale, presidente pro tempore della pro loco di Acquedolci e referente di zona della federazione di Messina dell’A.N.C.R. (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci), che in occasione del 75° degli eventi bellici avvenuti sul nostro territorio ha voluto rendere pubbliche le sue ricerche, condividere le scoperte e organizzare degli eventi celebrativi che hanno coinvolto tutte le associazioni che si spera faranno rete per predisporre e far funzionare l’offerta di questa nuova (per la Sicilia) forma di turismo, che nel resto del mondo realizza economie.
Da quell’anno le iniziative e i progetti si sono susseguiti e adesso la rete e le collaborazioni tra le associazioni sono consolidate. In molte occasioni sono state raggiunte le scuole per raccontare gli eventi e appassionare le giovani generazioni alla ricerca, alla conoscenza della storia e ai valori di Pace, vivere civile e solidarietà tra le Nazioni.
12 agosto 2019 – “Il Castello di Brolo, testimone e memoria di storie mai raccontate…”
8 agosto 2020 – I soldati USA a Brolo
Documentario realizzato da Franco Perdichizzi con SiciliAntica Capo d’Orlando, presidente Giuseppe Ingrillì. Ricerche Nino Ravì, consulenza Ciro Artale.
Luglio 2020 – Progetto UNUCI – NEBRODI E LA “LINEA SAN FRATELLO” NEL 1943.
Ministero della Difesa. A luglio del 2020 l’Unione Nazionale Ufficiali In Congedo d’Italia (UNUCI) sezione di Sant’Agata di Militello ha presentato al Ministero della Difesa un progetto promosso ed ideato dai responsabili del progetto avv. Salvatore Caputo, Presidente, e Ciro Artale, Referente dei Nebrodi per la federazione di Messina dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.
Il finanziamento di questo progetto potrebbe permettere di raggiungere alcuni obiettivi con la realizzazione di pannelli fotografici e descrittivi, sia da collocare in alcuni luoghi storici del territorio e rendere in parte fruibile a turisti appassionati e studiosi un percorso determinato e ben studiato inserito nell’incontaminato territorio naturale e rurale dei Nebrodi quale scenario interessato nel 1943 dalla linea di difesa San Fratello – Etna, sia per realizzare una mostre itineranti per le scuole e magari da inserire nell’auspicato “Museo della guerra sui Nebrodi” da realizzare in un comune del territorio, per raccogliere documenti, cimeli, testimonianze, e raccontare la storia e le storie di quei giorni, con il prezioso contributo di Giuseppe Di Piazza e Gabriele Miraglia.
Il progetto intende coinvolgere associazioni e appassionati del territorio, per perfezionare percorsi e attività da offrire a turisti, scolaresche e visitatori. Fanno già parte del progetto le associazioni:
U.N.U.C.I. 244a sezione di Sant’Agata di Militello
A.N.C.R. Federazione di Messina
U.N.P.L.I. Messina: Associazione Turistica Pro Loco Acquedolcese “San Teodoro” e Pro Loco “Agatirno” di Sant’Agata di Militello
SiciliAntica Capo d’Orlando (Linea Tortorici e Capo saldo telegrafo)
Rangers International ODV Distretto Sicilia
Palermo Pillbox Finders – Ricercatori siciliani promotori del Progetto CE.R.CA.MI. per la mappatura e lo studio del Patrimonio storico-militare della Seconda Guerra Mondiale ancora presente in Sicilia.
Marzo 2021
A febbraio del 2021 il vicepresidente della Regione Gaetano Armao ha anticipato il progetto a cui stanno lavorando Regione siciliana ed Esercito, la creazione di un itinerario alla scoperta dei luoghi degli eventi bellici del 1943 in Sicilia, con l’obiettivo di valorizzare i percorsi storici, attraverso una rilettura di ciò che è accaduto e la presenza fisica dei luoghi e la musealizzazione di eventi. L’idea di realizzare un sistema di attrazione turistica sul modello di quello che avviene in tanti luoghi d’Europa (da Malta alla Normandia), valorizzando non solo i luoghi dello sbarco degli alleati nell’Isola ma anche tutti i cimeli ritrovati, combacia in pieno con quanto da anni speriamo si possa realizzare anche sui Nebrodi, e non solo a Gela, Siracusa, Augusta, Catania. A questo punto tramite la Sezione di Sant’Agata di Militello dell’U.N.U.C.I (Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia) abbiamo contattato il Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, comandante militare dell’Esercito in Sicilia, per poterci confrontare con lui e con nostra graditissima sorpresa il generale ha fissato la data per un sopralluogo, sia perché incuriosito da quanto da noi prospettato sia perché aveva già programmato una serie di visite sul territorio al fine di “mettere a sistema questo immenso patrimonio, creare una rete per valorizzare questi luoghi e farli conoscere non solo agli appassionati ma anche al grande pubblico” come lui stesso ha dichiarato e ci ha annunciato.
Così giorno 10 marzo abbiamo avuto l’onore e il piacere di ospitare il generale e il suo staff, trascorrere con lui una piacevole giornata con la speranza che quanto condiviso possa essere trasformato in interventi concreti per la realizzazione degli obiettivi che, come abbiamo potuto verificare, sembrano coincidere.
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Riportiamo il comunicato congiunto redatto con l’UNUCI.
La storia è stata vissuta pure da queste parti
La Signora Rosa, 90 anni compiuti da poco, giunge all’appuntamento in splendida forma e, da buona padrona di casa, accoglie tutti con il sorriso sulle labbra, in particolare questo militare giunto da Palermo proprio per conoscerla di persona.
Lei, “ragazzina” al tempo in cui al suo uscio fu scattata una delle foto più conosciute ed importanti della Seconda Guerra Mondiale, dà il benvenuto al Generale di Divisione Maurizio Scardino, comandante Comando Esercito “Sicilia”, ed entrando subito in sintonia gli racconta di quel 9 agosto 1943, quando, davanti la loro casa, la madre Tindara Cusmà e le sorelle Maria e Pina Giammò assistevano al soccorso prestato a un giovane soldato americano, Private Roy Humphrey, entrando inconsapevolmente nella storia grazie allo scatto del celebre fotografo militare Lt. John S. Wever.
A Sant’Agata di Militello, nella contrada Torrecandele, a quasi ottanta anni di distanza conduce l’alto ufficiale in quello che oggi è uno stretto vicolo teatro di quel ricordo rimasto indelebile nella sua memoria; in questi pochi passi, la signora Rosa ripercorre un lunghissimo arco temporale ricordando la propria madre che contrita vede in quel giovanotto esanime, di una terra lontana, il primogenito Calogero unico figlio maschio morto alla stessa età l’anno prima in quella casa, pure lui soldato.
Questo incontro è frutto di alcune coincidenze, ma soprattutto della passione e della caparbietà di alcune persone che, pur vivendo in continenti diversi, sono riuscite a raccontare in maniera completa un momento storico che rischiava di essere ricordato solo come un celebre scatto pubblicato su innumerevoli giornali e riviste e persino nelle enciclopedie.
In occasione del 75° anniversario la ricercatrice Donna Esposito dagli Stati Uniti chiedeva informazioni ad Enti e associazioni siciliane e casualmente Andrea Sturniolo, svuotando lo spam della mail della sua pro loco, veniva attirato dal suo messaggio che girava a Ciro Artale, presidente della pro loco di Acquedolci e referente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci della federazione di Messina, che per l’occasione stava organizzando un evento per raccontare quanto da lui scoperto.
Ciro era riuscito nel piccolo miracolo di identificare il luogo dove effettivamente è stata scattata questa foto e rintracciare le sorelle Giammò (cinque e tutte in vita), ricostruendo la storia dal punto di vista delle protagoniste italiane, che conservavano con gelosia e pudore questo ricordo familiare, conosceva anche i nomi dei soldati e altre informazioni circa le circostanze dello scatto e la sorte del ferito. Donna, stregata sin da piccola da questa fotografia, aveva raccolto tutti i ritagli dei giornali che la avevano utilizzata, con la storia dello scatto e dei protagonisti americani. Il fortunato contatto è avvenuto in tempo utile da permetterle di essere presente nell’occasione della celebrazione del 75° e conoscere di persona protagonisti e tanti amici siciliani. Così ha potuto raccontare del primo scatto non censurato di un militare americano ferito e delle didascalie fuorvianti, del fotografo e del secondo posto al Pulitzer 1944, dell’utilizzo per la campagna in favore della donazione di plasma.
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Insomma, una foto storica che ha tante storia da raccontare: del fotografo, del soccorritore, del soldato morto il giorno dopo, della Signora Rosa e della sua splendida famiglia, della difesa italo tedesca della Linea Etna – San Fratello, degli Alleati, di una guerra che ha lasciato una moltitudine di morti ed ha rischiato di essere dimenticata troppo in fretta.
Ecco la ragione del sopralluogo a carattere preliminare del Gen. Div. Scardino con il suo staff, ovvero, ridare la memoria storica a fatti e uomini che sono stati protagonisti di episodi cruenti, come solo la guerra può essere, ma che meritano di non essere dimenticati, soprattutto per trarre insegnamento e non cadere di nuovo in errori fatali. Una bella giornata trascorsa insieme per scoprire tutto quello che il nostro territorio può raccontare sull’argomento, visitando alcuni luoghi significativi.
Finalmente, dopo lustri di disinteresse e abbandono, gli studi e la ricerca degli appassionati hanno dato i loro frutti ed oggi, finalmente, si stanno muovendo pure le Istituzioni, sia civili che militari, che hanno capito la necessità di interagire sul territorio, in particolare con le Associazioni e gli studiosi, tenendo presenti i validi esempi di altre parti d’Europa e l’importantissimo interesse di associazioni straniere, su tutte quelle canadesi.
Nel nostro territorio le associazioni d’Arma come l’UNUCI di Sant’Agata di Militello e la federazione di Messina dell’ANCR, hanno fatto rete con quelle turistico – culturali, come le pro loco di Acquedolci e Sant’Agata di Militello e SiciliAntica Capo d’Orlando, e di supporto tecnico logistico e ambientale, come i Rangers International ODV Distretto Sicilia.
Il progetto è accattivante e, da subito, appare improntato alla fattibilità perché apre tutta una serie di scenari che vanno dall’ambito storico a quello naturalistico, da quello prettamente militare a quello turistico e di promozione del territorio. L’auspicio è che pure i Comuni sappiano cogliere questa occasione impegnandosi al fianco della Regione Siciliana e dell’Esercito, ma soprattutto supportando le realtà locali interessate, credendo effettivamente in un progetto di così ampio raggio.
Non è vero che “non c’è stata la guerra in Sicilia”; non esistono guerre facili o peggio brevi; i morti e i sopravvissuti di ogni latitudine hanno pari dignità; la Storia è costituita da tante storie e i fatti accaduti sui Nebrodi, gli sbarchi del Rosmarino e di Brolo, come la battaglia di Agira o quella di Ponte Primosole, costituiscono un patrimonio inestimabile che non deve andare assolutamente perduto. Confidiamo nell’occasione che ci siamo costruiti e nell’attenzione che il Generale Scardino ci ha dedicato.
Comunicato Rangers International OdV – Distretto Sicilia.