Personaggi illustri

Antonino DI PACI (San Fratello, 21 dicembre 1883 – Acquedolci 9 luglio 1972) arciprete e Parroco di Acquedolci dal 1943 alla morte, presidente del Comitato per l’Autonomia del Comune e fautore dell’autonomia da San Fratello, nel 1969 fu fondatore dell’Istituto Beata Vergine Assunta dei Giuseppini del Murialdo ad Acquedolci.

Salvatore MAZZULLO (San Fratello, 3 febbraio 1911 – Acquedolci, 9 giugno 1979), insegnante, fervente autonomista e primo Sindaco di Acquedolci.

Giuseppe RICCA SALERNO (San Fratello, 20 settembre 1849 – San Fratello, 1 settembre 1912), economista, professore di scienza delle finanze e diritto finanziario a Pavia e di economia politica a Pavia, all’Università di Modena e Palermo; fu, inoltre, accademico dei Lincei.

Paolo RICCA SALERNO (San Fratello, 9 settembre 1889 – Acquedolci, 18 luglio 1951) è stato preside della facoltà di economia di Palermo, docente universitario ed economista italiano.

Benedetto RUBINO (San Fratello, 26 gennaio 1881 – Acquedolci, 16 luglio 1955), scrittore e antropologo.

Antonino DI GIORGIO (San Fratello, 22 settembre 1867 – Palermo, 17 aprile 1932), generale, deputato e ministro della Guerra del governo Mussolini. [per approfondimenti leggi l’articolo]

Giuseppe ARTALE (San Fratello, 10 febbraio 1879 – Acquedolci, 11 ottobre 1952) generale di Brigata dei Carabinieri Reali, partecipò alla missione italiana in Cina nel 1905, comandò la scuola Zapitiè di Tripoli e operò accanto al Prefetto Mori nella lotta alla mafia comandando il battaglione mobile dei Carabinieri; nella seconda Guerra Mondiale promosso Generale di Brigata è impegnato nelle operazioni di guerra in Mediterraneo col Comando della 6a Armata, della quale assume il Comando dei Carabinieri impegnati nelle operazioni. Medaglia di bronzo al valor militare, Croce di Guerra al valor militare, Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia motu proprio del Re.

Cirino RUBINO (San Fratello, 8 marzo 1910 – Padova, 13 settembre 1970) Generale di Corpo d’Armata, Comandante designato della 3ª Armata. La sua carriera militare ebbe inizio nel 1930 quale sottotenente di fanteria. Durante la sua brillante carriera ricoprì importanti incarichi tra cui quelli di Capo di Stato Maggiore della Divisione “Trento” in Africa Settentrionale, di Addetto all’Ufficio Operazioni del Comando della 4ª Armata in Francia, di Capo del Servizio Informazioni presso il Comando Militare Regionale Piemontese durante la Guerra di Liberazione, di Capo del 1° Reparto dello Stato Maggiore della Difesa e di Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito nel 1966 e nel 1967.
Era stato Colonnello Comandante del 4° Reggimento Carristi e successivamente aveva comandato le Divisioni Corazzate “Centauro” e “Ariete”. Promosso Generale di Corpo d’Armata nel 1967, aveva assunto l’anno successivo il Comando del 6° Corpo d’Armata. Dal giugno del 1969 era comandante designato della 3ª Armata, è morto in servizio.
Valoroso combattente nella seconda guerra mondiale e nella guerra di liberazione, era stato due volte ferito in combattimento e, per il suo valoroso contegno, aveva ricevuto una promozione per merito di guerra ed era stato decorato di due medaglie d’argento e una medaglia di bronzo al Valore Militare.

M.A.V.M. tenente, gruppo moto meccanizzato. Durante otto giorni di combattimento fu instancabile comandante di compagnia autoblindo esempio costante di ardimento e di perizia ai suoi uomini. Ferito mentre cooperava con le fanterie, non abbandonava il combattimento fino a quando, ferito una seconda volta, non gli veniva ingiunto di recarsi al posto di medicazione. Cilleruelo de Bezana –Selaya –Pedroso, 14 agosto 1937.

M.A.V.M. tenente, raggruppamento carristi. Incaricato di una compagnia carri d’assalto, la preparava nello spirito e nell’addestramento e guidava poi per quaranta giorni con un crescendo di fervore e di esaltazione eroica che destava la ammirazione delle unità con le quali cooperava, fra cui schiettissima quella dei fanti spagnoli della 15a divisione nazionale. A La Codonera preso sotto il fuoco concentrico di mitragliatrici pezzi anticarro e artiglierie nemiche non desisteva dal suo compito, reggeva fieramente le sorti della sua compagnia mutilata e ferito al volto da molteplici schegge irriconoscibile ma non piegato nella volontà, recuperava nella notte due carri rimasti sfondati da granate nelle linee nemiche. Dimostrava così tempra eccezionale di soldato che nel cuore giovanissimo non ha timore né di nemico né di responsabilità. La Codonera 9 marzo-18 aprile 1938.

M.B.V.M. capitano (fanteria carrista s.p.e.), comando divisione motorizzata “Trento”. Ufficiale informatore del comando di divisione, più volte decorato e già distintosi in precedenti compiti rischiosi, nel corso di un ciclo operativo si recava più volte a contatto dello schieramento avversario per rendersi conto di persona della situazione nemica e dei relativi apprestamenti difensivi e offensivi, sfidando con sereno coraggio e grande sprezzo del pericolo la reazione di fuoco del nemico. Operando con audacia e intelligenza riusciva sempre a riportare preziose notizie sulla situazione e sulle intenzioni operative del nemico, dando valido contributo alle decisioni del comando. Fronte di Tobruk, battaglia della Cirenaica, dicembre 1941.

Francesco RICCA (San Fratello, 28 agosto 1886 – Acquedolci, 14 novembre 1970) laureatosi in zooiatria, partecipò a numerose campagne in Africa, diresse la scuola di Pinerolo, dopo il ’43 operò con i partigiani e dopo il 25 aprile 1945 fu destinato al Ministero della guerra, come Capo del servizio veterinario militare con il grado di Maggiore Generale; dopo il congedo svolse incarichi diplomatici in Bulgaria.

Cirino SCAGLIONE (San Fratello, 1896 – Acquedolci, 1945), ingegnere, politico e poeta, sindaco di San Fratello

Saverio LATTERI (Palermo, 22 marzo 1895 – Catania, 6 aprile 1963), medico e docente universitario

Filadelfio CARONITI (San Fratello, 2 gennaio 1906 – 12 settembre 1979) ingegnere, deputato al Parlamento Italiano.

Luigi TODARO (San Fratello, 1907 – Roma, 1974), sacerdote, docente, parroco di Acquedolci

Benedetto DI GIORGIO (San Fratello, 1910 – Acquedolci, 1986) intendente di Finanza, sindaco di Acquedolci dal 15 giugno 1975 al 10 agosto 1978.

Attilio BASILE (Itala, 15 gennaio 1910 – Catania, 19 febbraio 2012) chirurgo e docente universitario alla facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania.

Ferdinando LATTERI (Palermo, 11 maggio 1945 – Catania, 14 luglio 2011) politico, medico e docente italiano. Magnifico rettore dell’Università degli studi di Catania, deputato al Parlamento Italiano.

Benedetto CALI’ (Casaletto Vaprio, 24 ottobre 1935 – Roma, 31 gennaio 2005) Laureatosi presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Palermo con un iter studiorum immacolato, ottiene il massimo dei voti con la lode accademica. Cresciuto nell’Azione Cattolica, dalla Parrocchia di Acquedolci si impegna in Diocesi, da dove viene chiamato a Roma, alla sede Nazionale; collabora con don Pierfranco Pastore, prelato figlio dell’On.le Giulio Pastore, fondatore del Sindacalismo Cattolico Italiano, che, nominato Ministro della Cassa per il Mezzogiorno, conoscendo le sue grandi capacità organizzative, lo chiama presso la sua Segreteria con la funzione di Segretario Personale. Alla morte dell’On. Pastore, viene nominato Segretario Generale della Fondazione a lui intitolata; rimarrà in carica sino alla sua morte.

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MEDAGLIE MILITARI

CIRINO MAZZULLO (Novara di Sicilia, 6 aprile 1901 – Cervignano del Friuli, 29 aprile 1945), maresciallo dei Carabinieri Reali, comandante della stazione di Cervignano, fu fucilato dalle SS tedesche in ritirata per aver svolto il suo lavoro e protetto la sua città e i suoi sottoposti; inspiegabilmente ad oggi non gli è stata riconosciuta alcuna decorazione. Fratello del primo sindaco di Acquedolci, a lui è dedicata la locale sezione dell’A.N.C.R..

M.A.V.M. FRANCESCO ROTILIO (Motta San Giovanni, 8 dicembre 1913 – Amba Aradan, 15 febbraio 1936) caporale del 19° reggimento fanteria, decorato con la medaglia d’argento alla memoria (proposto alla medaglia d’oro): Giunto sulla posizione da occupare nel momento in cui il nemico travolgente, superiore di forze, avanzava incalzante, egli, malgrado lo sforzo precedentemente compiuto, per raggiungere il ciglio di un erte costone piazzava prontamente una mitragliatrice e, imperterrito e sprezzante del pericolo, iniziava efficace azione di fuoco che disorientava e arrestava l’avversario. Animava i suoi compagni alla resistenza e alla reazione animosa, fino a quando veniva colpito mortalmente al petto.

M.A.V.M. CIRINO GALLO (New York (USA), 6 ottobre 1914 – Ramleh (Palestina, Israele), 14 luglio 1941) tenente del 7° btg C.M./13-40 del 32° regg. fant. carrista. Volontario di guerra per la terza volta, primo ad offrirsi in ogni rischio, otteneva dopo ripetute insistenze di partecipare all’attacco di munito caposaldo avversario. Col carro in difficoltà per avaria, non esitava a lanciarsi contro l’avversario riuscendo a penetrare dentro la posizione nemica e continuava, da solo, a combattere con le armi di bordo dopo che tutto l’equipaggio era caduto. Colpito a sua volta assieme ad un ufficiale alleato, si abbatteva gridando: “Viva l’Italia”. Zona di Tobruk, 17 aprile 1941.

M.A.V.M. CARLOZZO SALVATORE di Benedetto (San Fratello, 27 giugno 1898 – monte Grappa, 24 ottobre 1918) – Sottotenente di complemento 5° reggimento fanteria, morto a 20 anni per ferite riportate in combattimento. Alla testa del proprio plotone audacemente si slanciava all’assalto per respingere un contrattacco nemico, attraversando con straordinario coraggio una zona intensamente battuta da mitragliatrici avversarie, e incontrava, sul campo la morte dei valorosi. Monte Valderoa, 24 ottobre 1918.

Soldati nati a San Fratello, caduti nella Grande Guerra

Caduti di tutte le Guerre

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