di Ciro Artale

In occasione del centenario della fine del primo conflitto mondiale è doveroso ricordare i soldati caduti che appartenevano alla nostra comunità.

MONUMENTO AI CADUTI

Negli anni della Guerra, come in quelli immediatamente successivi, Acquedolci era ancora frazione di San Fratello; la frana, che avrebbe sconvolto e deciso il destino dei due centri, sarebbe accaduta alcuni anni dopo. Eppure il primo monumento a ricordo dei caduti fu eretto nella nostra località; si trattava di una via, delle Rimembranze, lungo la quale furono collocati, allineati sul lato est, alcuni (dalle foto sembrano una ventina, ma si dice fossero 13) cippi commemorativi, su ognuno dei quali fu riportato il nome di un soldato della nostra comunità e (forse) la sua foto (probabilmente fu solo predisposto un incavo mai utilizzato). Gli anziani ricordavano che nelle giornate delle commemorazioni il corteo si fermava lungo la via e qualcuno scandiva i nomi dei soldati caduti e, ad ogni nome, gli astanti rispondevano “presente!“; questa usanza doveva essere nazionale, poiché questa è la scritta ripetuta sui gradoni del sacrario di Redipuglia.

La foto, scattata dal cav. Rubino dal palazzo Marciante, riprende l’intero spazio racchiuso tra la stazione ferroviaria e la Marina Vecchia; si notano l’ingresso da ovest al castello, via delle Rimembranze, dove si vedono i cippi dedicati ai caduti della grande guerra, e il palco d’onore.
Due sono le date ipotizzabili di questo scatto.

La prima, da sempre ritenuta corretta, è il 6 maggio 1924, in occasione della visita di Mussolini a San Fratello; arrivato alla stazione ferroviaria il Duce ha raggiunto la dimora del generale Di Giorgio (dove il corteo si dirige, ma non c’è traccia nella cronaca di un discorso da un palco).
La seconda, il 20 agosto 1926, è la visita del Ministro Giurati accompagnato da S.E. Bianchi (GdS); al centro del corteo la figura con la fascia e la feluca potrebbe aiutare a capire.

viale delle Rimembranze vista dalla torre agli inizi degli anni ’30 (foto cav. Rubino)
Anni ’40: vista di viale delle Rimembranze (oggi via Cupane) dalla statale 113; visibili sulla destra i cippi (foto collezione Galati, concessa da A.C.M.)

 

Agli inizi degli anni ’60 la speculazione non si fermò neanche davanti al rispetto dei monumenti e della memoria; una mattina tutto il lato est della via, compresi recinzione e cippi, furono ritrovati distrutti.

L’insegnante Mazzullo (futuro primo sindaco), molto sensibile per motivi anche personali all’argomento, si preoccupò di recuperare l’unico cippo integro che, successivamente, fu collocato in piazza Vittorio Emanuele III, al di sotto della fontana verso la strada statale. Per anni fu questo il monumento ai caduti di Acquedolci, finché, dopo l’autonomia del 1969, si decise di erigerne uno, definitivo, in una piazza allo scopo sistemata lungo il corso principale. Non si sa che fine fece il cippo, che stranamente non fu spostato nella nuova sede.

1963 commemorazione dei caduti (collezione L. Miraglia)

cartolina della piazza Vittorio Emanuele III  (foto B. Ioppolo – SASEGEC, Ed. Bromostampa Milano)

Il nuovo monumento progettato dall’ing. Marotta e la piazza, progettata dal geometra Scalone, furono completati nei primi anni ’70; da subito divenne un punto di riferimento della comunità di Acquedolci autonoma. Nel 1974 tre nostri volenterosi concittadini (Pintaudi, Turrisi e Caranna) con grande abilità e spirito di iniziativa decisero di spostare in totale anonimato un obice (senza affusto) da una campagna nella quale, anche se saputo da tanti, dal 1943 giaceva abbandonato, allo spiazzo del nuovo monumento. Fu una sorpresa per molti, alcuni fraintesero addirittura il gesto (come riportano le cronache del tempo), ma il destino voleva che l’arma diventasse parte integrante del monumento stesso.

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Solo nel 2004, per iniziativa di un comitato spontaneo furono collocate le lapidi con i nomi di tutti i caduti delle guerre. Le ricerche e la cerimonia furono curate dal comitato cittadino e dalle associazioni Ex Combattenti e Militari in Congedo (in seguito A.N.C.R.) e U.N.U.C.I..

I componenti del Comitato:
CARONE GIUSEPPE (responsabile) – CAPUTO Salvatore – GALATI Antonino – MIRAGLIA Luigi – SCARPUZZA Antonino

Progettista della stele: Arch. DI LAPI Salvatore

I documenti sono stati concessi dal presidente Carone Giuseppe della sezione di Acquedolci dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, che si ringrazia.

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Nel 2018, in occasione del centenario della fine della Grande Guerra, nei pressi delle steli è stato collocato, per volere dell’Amministrazione Comunale, un pennone per poter issare la bandiera tricolore in occasione delle cerimonie.

“Oggi, 4 Novembre, nella giornata in cui si festeggia l’Unità Nazionale e si celebrano tutte le Forze Armate, anche Acquedolci ha ricordato tutti i caduti in guerra, per lo più giovani e con un futuro davanti, che hanno sacrificato la loro vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere.
In questa occasione in Piazza Salvatore Mazzullo nei pressi del monumento ai caduti è stato anche inaugurato il pennone che sorregge il Tricolore italiano, simbolo della nostra Repubblica, donato dal sindaco.
Un sentito ringraziamento alla cittadinanza per la partecipazione e a tutte le associazioni presenti per l’occasione”.

Il Sindaco Avv. Alvaro Riolo

 

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1972: il palazzo D’Amico è appena stato affidato alle Suore riparatrici e adeguato al nuovo utilizzo, il monumento risulta completato (foto ing. Calabrese)

Il “cannone” è in realtà un obice di fabbricazione tedesca Krupp; basta osservarlo con attenzione e lui stesso è in grado di raccontare la sua storia; nel primo conflitto fu utilizzato contro i nostri soldati e alla fine della guerra fu preda bellica, ma, poiché perfettamente funzionante, non fu fuso come tanti altri per diventare materia prima per la realizzazione di statue di monumenti ai caduti, ma affidato alle nostre truppe d’artiglieria. Da questo modello, su licenza, furono realizzati modelli molto simili in tutta Europa.

obice 149-12 mod. 14 a Redipuglia

In Italia il modello corrispondente fu il 149-12 mod.14, e per questo motivo anche il nostro obice cominciò ad essere così chiamato, pur non essendo di produzione italiana. Negli scontri del 1943 avvenuti nel nostro territorio, il 71° reggimento schierò il nostro obice nei pressi della foce del torrente Furiano, nella parte soprastante la strada statale. Al momento della ritirata l’obice, che per spostarsi doveva essere trainato, non poteva essere salvato, per cui si decise di renderlo inutilizzabile al nemico e abbandonarlo. Chissà se fu il solo … sicuramente anche parti dell’affusto furono abbandonate nei paraggi; sembra che le ruote (in legno) furono utilizzate per un carretto.
Al nostro obice mi riprometto di dedicare un articolo ad hoc con una scheda completa, perché sono in possesso di documenti e altre informazioni interessanti.

 

Nel 2016, nell’ambito del centenario della prima Guerra Mondiale, il dottore Luigi Giacobbe, della Soprintendenza BBCCAA di Messina, ha pubblicato un volume dal titolo “Memorie della Grande Guerra – Monumenti ai caduti nella provincia di Messina“, edito da Di Nicolò.
Lo scrivente, in qualità di coordinatore provinciale dell’A.N.C.R., con la preziosa collaborazione del socio Rosario Paolo Salanitro, negli anni precedenti aveva iniziato una ricerca sui monumenti dei Nebrodi che con gioia abbiamo messo a disposizione dell’autore. Il nostro apporto è stato molto apprezzato perché ha facilitato il lavoro di ricerca e stesura del libro ed è visibile in diverse pagine, in particolare nella scheda dedicata al monumento di Acquedolci, da me realizzata.
scheda di Acquedolci

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CADUTI DI ACQUEDOLCI

Di seguito è riportato l’elenco dei caduti di Acquedolci, con quasi tutte le informazioni in nostro possesso (alcune saranno caricate nei prossimi mesi). Sarebbe auspicabile dare un volto ad ognuno di loro; sono certo che parenti e appassionati contribuiranno alla ricerca di foto e altre informazioni.
Per i soldati che hanno avuto dei riconoscimenti o per i quali è stato possibile procurare informazioni sufficienti sarà redatto apposito articolo.

PRIMA GUERRA MONDIALE

ARMENIO BENEDETTO di Nunzio (di anni 27)
Soldato 6° reggimento fanteria, nato il 4 gennaio 1888 a San Fratello, morto il 17 settembre 1915 sul monte Rombon per ferite riportate in combattimento.

CARLOZZO MICHELE di Benedetto (di anni 21)
Sottotenente di complemento 30° reggimento artiglieria da campagna, nato il 7 agosto 1894 a San Fratello, morto il 29 giugno 1916 nell’ospedaletto da campo n. 77 in seguito ad azione di gas asfissianti.
Sepolto nel Sacrario di Redipuglia: VERSA T. 197 – TOMBA/LOCULO : 7389 – FILA/GRADONE  : 4 – Pagina Registro : 119-120 – Progressivo : 32586

M.A.V.M. CARLOZZO SALVATORE
di Benedetto (di anni 20)
Sottotenente di complemento 5° reggimento fanteria, nato il 27 giugno 1898 a San Fratello, morto il 24 ottobre 1918 sul monte Grappa per ferite riportate in combattimento.
Alla testa del proprio plotone audacemente si slanciava all’assalto per respingere un contrattacco nemico, attraversando con straordinario coraggio una zona intensamente battuta da mitragliatrici avversarie, e incontrava sul campo la morte dei valorosi – Monte Valderoa (Monte Grappa), 24 ottobre 1918“.

CATALFAMO RAFFAELE di Francesco (di anni 21)
Soldato 222° reggimento fanteria, nato il 27 novembre 1895 a San Fratello, morto l’8 marzo 1917 sul monte San Gabriele per ferite riportate in combattimento.

FRANCHINA ANTONINO di Giuseppe (di anni 36)
Soldato 16° reggimento bersaglieri, nato il 18 settembre 1882 a San Fratello, disperso nell’ottobre 1918 sul Piave in combattimento.

FRANGIPANE SALVATORE di Alfio (di anni 40)
Soldato 86° reggimento fanteria, nato il 6 febbraio 1877 a San Fratello, morto l’8 giugno 1917 sul Carso per ferite riportate in combattimento.

LA MONICA ANTONINO di Benedetto (di anni 26)
Soldato 149° reggimento fanteria, nato il 10 febbraio 1889 a San Fratello, morto il 12 novembre 1915 sul Carso per ferite riportate in combattimento.
Sepolto nel Sacrario di Redipuglia: T. 114 FILA 2 SETT. 3 – TOMBA/LOCULO : 19909 – FILA/GRADONE  : 10 – Pagina Registro : 15-16 – Progressivo : 45182

PRINCIOTTA SALVATORE di Carmelo (di anni 20)
Soldato 224° reggimento fanteria, nato il 3 maggio 1896 a San Fratello, disperso il 2 giugno 1916 sull’altipiano di Asiago in combattimento.

SALVÀ BENEDETTO di Benedetto (di anni 29)
Soldato 4° reggimento artiglieria da fortezza, nato il 12 marzo 1889 a San Fratello, morto il 3 novembre 1918 in Albania per malattia.

SALVÀ SALVATORE di Benedetto (di anni 21)
Soldato 222° reggimento fanteria, nato il 1° dicembre 1895 a San Fratello, morto il 14 maggio 1917 sul medio Isonzo per ferite riportate in combattimento.

SCAFFIDI FONTI ANTONINO di Carmelo (di anni 30)
Soldato 151a batteria bombardieri, nato il 1° aprile 1886 a San Fratello, morto il 31 ottobre 1916 sul Carso per ferite riportate in combattimento.

STANCAMPIANO BENEDETTO di Salvatore (di anni 20)
Tenente in servizio attivo 117° reggimento fanteria, nato il 28 dicembre 1895 a San Fratello, disperso il 10 ottobre 1916 sul Carso in combattimento.

VASI SALVATORE di Filadelfio (di anni 21)
Soldato 141° reggimento fanteria, nato il 22 gennaio 1894 a San Fratello, disperso il 26 luglio 1915 sul Carso in combattimento.

GUERRA IN AFRICA ORIENTALE

M.A.V.M. ROTILIO FRANCESCO di Giacomo e Carmela Cuzocoli (di anni 22)
caporale 19° reggimento fanteria, nato l’8 dicembre 1913 a Motta San Giovanni (RC), morto il 15 febbraio 1936 ad Amba Aradam.
Giunto sulla posizione da occupare nel momento in cui il nemico travolgente, superiore di forze, avanzava incalzante, egli, malgrado lo sforzo precedentemente compiuto, per raggiungere il ciglio di un erte costone piazzava prontamente una mitragliatrice e, imperterrito e sprezzante del pericolo, iniziava efficace azione di fuoco che disorientava e arrestava l’avversario. Animava i suoi compagni alla resistenza e alla reazione animosa, fino a quando veniva colpito mortalmente al petto. – Amba Aradam, 15 febbraio 1936 – XIV”.

GUERRA DI SPAGNA (1935 – 1938)

MANGANO BENEDETTO
soldato Divisione Littorio, nato il 04 gennaio 1913, gravemente ferito nella Battaglia d’Aragona-Ebro e deceduto il 18 marzo 1937 (8) nell’Ospedale di Alhama de Aragon (Saragozza).

SECONDA GUERRA MONDIALE

soldato BALLATO GIUSEPPE nato il 12/01/1922 a Sant’Agata di Militello – morto l’8(23)/9/1944 a Cefalonia – Luogo Sepoltura: sconosciuto [fucilato?]

caporale BEVACQUA TINDARO GREGORIO nato il 10/07/1915 a Piraino – morto il 5/8/1945 a Orlova – Luogo Sepoltura: Orlova (vicino Ostrava) (Cecoslovacchia oggi Rep. Ceca)

Croce al Merito sotto capo CALÌ INNOCENZO , nato il 21/12/1921 a San Fratello – morto il 2/6/1943 nello stretto di Messina al largo di capo Spartivento nell’affondamento del cacciatorpediniere Castore – Luogo Sepoltura: Bianco, cimitero comunale; Reggio Calabria, sacrario

soldato CARROCCIO BENEDETTO di Luigi, nato il 30/07/1915 a San Fratello – fante del 277° Reggimento Fanteria, morto il 18/3/1943 in prigionia – Luogo Sepoltura: Uciostoje (regione di Tambov ai limiti della Siberia, campo n. 56)

aviere COSTANTINO ANTONIO nato il 6/4/1923 a San Fratello – morto il 27/3/1944 a Catania – Luogo Sepoltura: Italia

soldato CRIVELLARO BENEDETTO nato il (21?) 22/3/1914 a San Fratello – morto/disperso l’8/9/1943 in Grecia – Luogo Sepoltura:

soldato CRIVELLARO SALVATORE nato il 29/1/1924 a San Fratello – morto il 10/2/1944 – Luogo Sepoltura: Dabendorf, ‘Gemeindefriedhof’, poi Acquedolci

R.S. (ruolo speciale) FARANDA CARMELO nato il 26/7/1890 a San Fratello – morto il 6/3/1944 – Luogo Sepoltura: Italia

M.A.V.M. GALLO CIRINO
di Salvatore e Teresa Giannetto (di anni 26)
tenente 7° btg. C.C./13-40 del 32° reggimento fanteria carrista, nato il 6/10/1914 a New York (USA) – morto il 14/7/1941 in prigionia – Luogo Sepoltura: Ramleh (Palestina, Israele)
Volontario di guerra per la terza volta, primo ad offrirsi in ogni rischio, otteneva dopo ripetute insistenze di partecipare all’attacco di munito caposaldo avversario. Col carro in difficoltà per avaria, non esitava a lanciarsi contro l’avversario riuscendo a penetrare dentro la posizione nemica e continuava, da solo, a combattere con le armi di bordo dopo che tutto l’equipaggio era caduto. Colpito a sua volta assieme ad un ufficiale alleato, si batteva gridando: Viva l’Italia! – zona di Tobruk, 17 aprile 1941 XIX”.

soldato LA ROSA SALVATORE nato il (10/02?) 12/12/1922 a San Fratello – morto il 22/9/1943 a Cefalonia (?) Luogo Sepoltura:

soldato LO CASTO GIUSEPPE nato il 23/2/1916 a San Fratello – disperso/morto il 21/1/1941 in Africa settentrionale – Luogo Sepoltura:

agente della Guardia di Finanza MANASSERI ANTONIO nato il 16/11/1903 a San Fratello – morto il 16/8/1943 nel mare Mediterraneo – Luogo Sepoltura: [traghetto Cariddi?]

caporale MANIACI CIRINO nato il 22/5/1921 a San Fratello – caporale del 79° Reggimento Fanteria morto (disperso) il 31/12/1942 in Russia – Luogo Sepoltura:

carabiniere MANIACI NATALE nato il 24/12/1914 a San Fratello – morto il 1/10/1943 – Luogo Sepoltura: Napoli, cimitero comunale – Messina, sacrario Cristo Re

maresciallo dei carabinieri MAZZULLO CIRINO nato il 6/4/1901 a Novara di Sicilia – morto il 29/4/1945 a Cervignano del Friuli – Luogo Sepoltura: Cervignano, cimitero comunale – Acquedolci

caporale PARROCCHIALE GIUSEPPE nato il 24/3/1920 a San Fratello – Caporal Maggiore 90° Reggimento Fanteria morto il 7/5/1943 in Russia in prigionia – Luogo Sepoltura:soldato

soldato VENUTO SANTO nato il 4/10/1922 a Capo d’Orlando – morto il 13/1/1944 a SUSAK (ex Jugoslavia) – Luogo Sepoltura: SLOVENIA (Elsane)

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